Ore frenetiche per Alberto Zaccheroni. L’ex tecnico è ricoverato in ospedale per un ematoma che non si è assorbito.
Le condizioni non dovrebbero destare preoccupazioni, ma la prognosi resta ancora riservata e fin quando non ci saranno notizie sicure un po’ di preoccupazione intorno alla famiglia resta.
Alberto Zaccheroni: i dettagli dell’accaduto
Zaccheroni lo scorso venerdì ha subito un trauma cranico dovuto ad una caduta accidentale a terra dove ha sbattuto la testa. L’ex tecnico di Milan, Inter e Juve è ricoverato presso l’ospedale Bufalini di Cesena.
Al momento Alberto non sarebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta ancora riservata e nei prossimi giorni sarà operato per ridurre l’ematoma con la speranza che le condizioni migliorino e che questo incidente resti solo un lontano ricordo.
Alberto Zaccheroni: biografia
Zaccheroni nasce il 1 Aprile del 1953 a Meldola, provincia di Cesena. È sposato con Fulvia Fiorini di cui ha avuto un figlio di nome Luca. Da calciatore la carriera di Alberto è stata breve dove ha giocato nelle giovanili del Cesenatico e del Bologna, ma a causa di una malattia polmonare ha dovuto subito appendere le scarpette al chiodo.
Alberto Zaccheroni: la carriera di allenatore
Con la squadra del Cesenatico ha iniziato il suo percorso da allenatore e dopo una gavetta con San Lazzaro, Riccione e Baracca Lugo ha la sua prima chiamata importante della sua carriera nel professionismo: quella del Venezia dell’allora presidente Zamparini.
Con i lagunari ottiene una promozione in Serie B dove la squadra ci mancava da tantissimi anni e nei successivi campionati cadetti nonostante gli esoneri continui del vulcanico presidente ottiene comunque due salvezze.
Poi è la volta del Cosenza dove si fece ben apprezzare per il suo gioco. Arriva il grande salto nell’Udinese dove il triennio si è chiuso con un grande terzo posto. La carriera di Zac è un continuo crescendo con l’approdo al Milan dove vince anche un campionato nel 1999.
Da qui inizia un lento declino con le esperienze di Lazio, Inter, Juventus e Torino poco esaltanti. Quindi chiude la carriera da allenatore da CT di Giappone e Emirati Arabi. Con i nipponici conquista due coppe d’Asia.