Il 4-0 subito contro la Lazio certifica la crisi della Fiorentina. La squadra allenata da Vincenzo Italiano è lontana parente quella dello scorso anno. I problemi maggiori si verificano in attacco dove Jovic e compagni fanno una grande fatica a fare gol. La classifica per i viola al momento piange.
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Fiorentina: il confronto con lo scorso anno
A questo punto della stagione i viola avevano raccolto già 15 punti frutto di cinque vittorie e quattro sconfitte e in classifica era al ridosso della zona Champions. Quest’anno i punti in meno sono sei in cui in nove gare sono stati raccolti altrettanti i punti. La media di un punto a partita è senza dubbio una media di una squadra che maggiormente lotta per la salvezza cosa che non dovrebbe appartenere alla formazione di Italiano.
Le uniche vittorie sono arrivate in casa con Verona e Cremonese, squadre che al momento occupano gli ultimi tre posti della classifica.
Fiorentina: attacco che non punge
Da quando è stato ceduto Vlahovic alla Juventus lo scorso gennaio, l’attacco viola ha smesso di pungere. Il serbo è stato sostituito da Cabral che doveva raccogliere la sua eredità ha deluso le aspettative e un po’ Piatek e l’altro rendimento dei centrocampisti hanno messo una pezza e portato la squadra in Conference League.
In questa stagione è arrivato Jovic dal Real Madrid per avere una consacrazione e invece è stata una delusione. I toscani vantano il secondo peggior attacco con sole sette marcature.
Fiorentina: troppi investimenti sprecati
I numeri dell’attacco dovrebbero far riflettere. Commisso per il reparto offensivo ha speso hanno speso 62 milioni, così divisi: 2 milioni per Jovic, 17 per Cabral, 16 per Ikone e 27 per l’argentino, troppi per il pessimo rendimento di questi giocatori. In estate si è cercato invano Berardi ma non si sono voluti spendere i 30 milioni chiesti dal Sassuolo.
Davanti a questi numeri è doveroso rivedere la posizione di Daniele Pradè reo, per ora, di non aver allestito una rosa all’altezza delle posizioni che i viola meriterebbero.