Altra serata “magica” quella del Maradona che è stato nuovamente il teatro di una partita a dir poco spettacolare, pur diversa sotto vari punti. Gli azzurri guidati da Spalletti hanno nuovamente battuto l’Ajax nella gara di ritorno, la 4° di questa Champions League, con il risultato di 4 a 2, portandosi a punteggio pienissimo avendo vinto tutte le sfide del girone finora con 12 punti, che vale a dire qualificazione già ampiamente messa “in tasca” con altre due gare davanti.
Napoli Ajax 4-2: Poker azzurro, qualificazione più che meritata
La sfida inizia in modo diverso dalla gara di andata, che ha visto i partenopei imporsi per quello che è stato un nettissimo 1-6 dopo aver subito il gol del vantaggio da parte dei lancieri.
Stavolta è il Napoli che parte forte, in quella che sarà un gara vissuta soprattutto di “strappi” e giocate d’alta scuola, come quella che porta al gol di testa di Lozano su pregievole giocata di Zielisnki, che arriva dopo meno di 5 minuti, al quale seguirà il raddoppio nuovamente di Raspadori (autore di una doppietta nell’andata) a sugellare un’azione di prima da manuale, dopo 16 minuti.
L’Ajax, che aveva già dato qualche segnale di possibilità di “offendere” la porta di Meret, pur rischiando di subire altri gol, decide di aspettare il Napoli e ripartire in contropiede in particolare con i vivaci Berghuis e Bergwijn.
Il primo tempo si chiude in controllo degli azzurri che non rientrano con la garra giusta e subiscono il gol di Klaassen, che riapre il match, abbastanza da far mettere nuovamente le cose in chiaro da parte degli uomini di Spalletti che si riversano in avanti ed ottengono un calcio di rigore per fallo di mano su tiro di Ndombele (nel frattempo subentrato ad Anguissa per un probabile problema muscolare).
Kvara chiede di battere il penality al subentrato Osimhen che concede l’onore, non sbagliando e siglando il 3 a 1 che non chiude ancora la gara, perchè a meno di 10 minuti dalla fine l’Ajax ottiene un rigore per fallo di Juan Jesus, che Bergwijn trasforma. Il Napoli non “trema” eccessivamente e trova il gol del 4 a 2 grazie alla voglia di Osimhen che “scippa” il pallone a Blind.
Napoli che accede agli ottavi a punteggio pieno per la prima volta nella storia in maniera così netta, con 17 reti segnate e 4 subite dopo 4 sfide.