Giugliano calma! Si rischia di rompere il giocattolo

Aria pesantissima quella che si respira a Giugliano dopo la sconfitta di ieri contro il Monterosi per 2-0. E’ cominciato un tutti contro tutti che può solo minare la tranquillità e rompere un giocattolo troppo importante. Ma andiamo per ordine.

Giugliano: cosa non sta funzionando sul piano tecnico

Il Giugliano sta vivendo un momento molto particolare sotto l’aspetto tecnico e dei risultati, infatti i tigrotti nelle ultime 10 partite hanno conquistato solo una volta la vittoria, quella contro la Turris in trasferta per 2-0.

La squadra è uscita ieri per la prima volta dalla zona play-off e si ritrova a soli 4 punti dalla zona play-out ed è attesa da due trasferte nelle prossime giornate.

Alcune gare sono state condizionate da evidenti errori arbitrali, altre da prestazioni molto al di sotto di quanto ammirato nel girone di andata.

Il tecnico Di Napoli è accusato ora di non saper dare un’idea di gioco alla squadra, ma se si guarda bene tutto il cammino stagionale la squadra non ha mai offerto prestazioni esaltanti sul piano del gioco, ma è stata in grado di mettere in difficoltà chiunque quando ha mantenuto altissima l’aggressività.

Il 3-5-2 è di per sè un modulo poco spettacolare, infatti in Italia, Atalanta a parte nessuna squadra esprime con tale modulo un calcio propositivo.

Di Napoli nel suo cammino giuglianese ha sicuramente commesso degli errori, ma è stato anche capace di portare i tigrotti oltre le aspettative di inizio stagione.

Prendendo come esempio la gara di ieri non ci si spiega come mai il tecnico abbia deciso in assenza di Gladestony (probabilmente unico insostituibile dell’intera rosa), De Rosa e Ghisolfi, di schierare contemporaneamente Felippe e Ceparano per lo più con Iglio che con il brasiliano ha giocato a piede invertito.

Con il senno di poi è stata una scelta scellerata, perchè in panchina c’erano Eyango e Raffaele Poziello, ma solo chi non fa non sbaglia.

Quello che più preoccupa è l’atteggiamento dei calciatori in campo, non si può iniziare a giocare con aggressività solo dopo aver preso i gol e nei minuti finali, a volte può andare anche bene e poteva capitare anche ieri, ma non è certo questo il percorso da seguire per una squadra che vuole puntare alla salvezza.

Chiarito ciò, leggere dei commenti chiedendo l’esonero dell’allenatore è assolutamente sbagliato in questo momento, perchè ci si dimentica che il Giugliano da tempo è in emergenza e alcune gare sono state decise da errori arbitrali, ma va anche sottolineato che tutti coloro arrivati nel mercato di gennaio restano in panchina, ciò vuol dire che non c’è stata la giusta sintonia tra allenatore e società durante il mercato, dato chiaro al di là delle dichiarazioni di facciata.

In cosa sta sbagliando la società

Passiamo ora ad analizzare gli errori che sta commettendo la società. Una dirigenza che si rispetti non cerca sempre e solo alibi, ma dovrebbe anche ogni tanto ammettere i propri errori.

Ieri ad esempio si è ritornati sui torti arbitrali, ma guardando la gara si è potuto notare che il Giugliano ha avuto la chance di recuperare la gara e l’ha fallita in malo modo e di aver dominato in lungo e largo (cosa ripetuta più volte anche in altre occasioni) sa tanto di scusanti, perchè vale la pena ricordarlo che la squadra riesce a dare il massimo solo negli ultimi minuti, mentre per gran parte delle gare gioca su ritmi bassi.

Un altro errore clamoroso è quello di mandare delle stilettate ai tifosi per la scarsa presenza allo stadio, ma perchè farlo proprio nel momento in cui la squadra è in difficoltà?

E’ da inizio anno che le presenze al Partenio-Lombardi non sono numerose e rimarcarlo ora seppur in modo molto pacato è come dire alla tifoseria: “Perdiamo perchè voi non ci siete”.

Errore gravissimo di comunicazione che non fa altro che inasprire i toni in un momento come questo. Sia chiaro che i Mazzamauro hanno completamente ragione quando si parla di mancati introiti e di multe dovute ai propri supporters, ma che l’emigrare ad Avellino avrebbe portato la gente lontano dalla squadra soprattutto in inverno era ampiamente preventivabile.

Abbiamo più volte ripetuto che una trasferta del genere non sempre potesse essere sostenuta da chi ha una famiglia e purtroppo siamo stati buoni profeti, quello che si nota da qualche giornata è l’assenza sugli spalti di alcuni gruppi organizzati, ma queste sono scelte o decisioni sulle quali non possiamo noi addetti ai lavori addentrarci.

Anche la tifoseria ha le sue colpe

Non è esente da colpe nemmeno la tifoseria, perchè in troppi sono attivi sui social creando aspettative, ma poi sono sempre meno quelli che si recano allo stadio.

Giusto far sentire la propria voce, chiedere dei chiarimenti per i risultati deludenti delle ultime settimane, ma sarebbe anche giusto stare vicino alla squadra in un momento delicato.

Basta anche con la storia dei 130.000 abitanti, perchè di questi molti non sono nativi di Giugliano e non seguono le vicende giuglianesi.

Cosa bisogna fare ora

Una volta messi in risalto gli errori si può facilmente intuire che si sta aprendo una guerra intestina, la quale può solo portare grosse difficoltà e delusioni.

Tutti hanno delle colpe, ma anche tutti hanno delle ragioni: sbaglia il tecnico, sbaglia la società, sbagliano i tifosi, ma se si analizza in modo approfondito si evince che alla fine non sono colpe ma concause legate alla mancanza dello stadio De Cristofaro.

In tutte le famiglie ci sono degli screzi, ma vanno risolti proprio nei momenti di difficoltà ed è quello che bisogna fare ora per salvare la stagione.

La società con tutte le ragioni che sicuramente ha per le spese enormi che sta sostenendo deve comunque dare rassicurazioni alla propria tifoseria che dal canto suo adesso più che mai non deve cercare colpevoli ma stare il più vicino possibile al Giugliano come fatto in tempi non lontanissimi.

Il tecnico è chiamato ad assumersi le sue responsabilità e cercare le soluzioni migliori per invertire la rotta. Tutto questo va fatto per salvare una stagione che era iniziata nel migliore dei modi, poi a giugno ognuno trarrà le proprie conclusioni.

Solo uniti si vince non è uno slogan ma la verità in ogni campo, mentre sul De Cristofaro oramai si conoscono i colpevoli ed è inutile prolungarsi oltre almeno fino a fine stagione.

Ricompattatevi tutti e non rompete questo magnifico giocattolo chiamato Giugliano Calcio!