Il Liverpool sarà l’avversario dell’Inter agli ottavi di finale della Champions League 2021/22. Sorteggio particolarmente sfortunato per i nerazzurri che hanno trovato una delle avversarie più complicate alla seconda urna: il primo sorteggio, che aveva assegnato l’Ajax agli uomini di Inzaghi, è stato annullato per una irregolarità. I reds hanno di fatto già eliminato il Milan nella fase a gironi. Andiamo a vedere insieme cosa c’è da sapere sul prossimo avversario dell’Inter in Champions League.
Il cammino in Champions
Il Liverpool è arrivato primo nel girone che lo vedeva coinvolto con Atletico Madrid, Milan e Porto. Come abbiamo accennato prima, ha di fatto eliminato il Milan dalla corsa alle fasi ad eliminazione diretta, andando a vincere 1-2 a San Siro nell’ultima giornata del girone, e schierando molte riserve rispetto alla formazione titolare.
Ma l’intero cammino della formazione di Klopp è stato una cavalcata priva di frenate: la squadra ha infatti vinto il girone a punteggio pieno, battendo quindi sia in casa che in trasferta ognuna delle tre avversarie e chiudendo il gruppo a 18 punti, con 17 reti segnate e 6 subite.
L’accoppiamento è dunque estremamente pericoloso per l’Inter, che ha trovato una delle avversarie peggiori possibili insieme ai campioni di Germania del Bayern Monaco. Questo il suo cammino completo nel girone.
Liverpool Milan 3-2
Porto Liverpool 1-5
Atletico Madrid Liverpool 2-3
Liverpool Atletico Madrid 2-0
Liverpool Porto 2-0
Milan Liverpool 1-2
Il cammino in Premier League
Gli uomini di Jurgen Klopp stanno correndo forte anche in campionato. In Premier League sono secondi con 37 punti raccolti nelle 16 partite giocate finora, frutto di 11 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta arrivata contro il West Ham. La squadra insegue ad un punto di distanza il Manchester City, col quale attualmente condivide il recente score di cinque vittorie consecutive.
I Reds hanno il migliore attacco del campionato con ben 45 reti segnate (una media di quasi tre reti a partita,ndr) e la terza difesa con 12 reti subite. Questo score consente agli uomini di Klopp di avere una differenza reti di +33 a nemmeno metà stagione.
Il club e lo stadio
Il Liverpool Football Club è una delle squadre inglesi con maggior tradizione. Fondata nel 1892, ha sede nella città industriale nel nord-ovest dello stato britannico. Con 64 trofei ufficiali è la seconda squadra più titolata d’Inghilterra, alle spalle del Manchester United, ed è uno dei club più titolati del mondo. Ha vinto 19 campionati, 7 Coppe d’Inghilterra, 8 Coppe di Lega, 15 Supercoppe d’Inghilterra e 1 Supercoppa di lega inglese. Ha poi vinto 6 Coppe dei Campioni/Champions League, 3 Coppe UEFA, 4 Supercoppe europee e 1 Coppa del mondo per club FIFA.
Il colore sociale è il rosso, e il suo simbolo è il Liver Bird, l’uccello che compare al centro dello stemma. L’inno universalmente riconosciuto è il bellissimo “You’ll never walk alone”, che i tifosi intonano ad inizio gara e a 1 minuto dalla fine della partita, cosa che conferisce, insieme al calore della Kop, un’atmosfera magica allo storico impianto di Anfield Road. Inaugurato nel 1894, ha subito diversi rifacimenti, i più importanti dopo la tragedia di Hillsborough. L’attuale proprietà è del Fenway Sports Group, un gruppo di investimento con sede a Boston, negli Stati Uniti, e che gestisce diverse società di differenti sport nel mondo.
La rosa e l’allenatore
La rosa del Liverpool è sicuramente una delle prime in Europa per qualità dei 25 giocatori e per lo spessore tecnico dell’undici titolare. In porta c’è il brasiliano Alisson, considerato unanimemente uno dei migliori portieri al mondo in questo momento.
La formazione di base è un 4-3-3 guidato dal trio d’attacco Mané-Firmino-Salah che ha spadroneggiato negli ultimi anni in Europa e in Inghilterra, facendo stra-vincere al Liverpool la Premier League interrotta dalla pandemia da Covid-19.
In difesa quartetto composto, da destra a sinistra, da Trent Alexander-Arnold, Van Dijk e Matip, con l’alternanza a sinistra tra Tsimikas e Robertson. Il centrocampo è guidato dal capitando Henderson, a volte sostituito da Keita, e generalmente affiancato da Fabinho e da uno tra Thiago Alcantara e Diogo Jota, che spesso vanno ad agire dietro la prima punta.
Il tecnico, osannatissimo dal pubblico di Anfield per aver riportato spettacolo e trofei, è Jurgen Klopp. Considerato come la miglior espressione della scuola tedesca recente, rifondata dalla federazione calcistica tedesca dopo qualche insuccesso di troppo nei primi anni 2000, Klopp è l’inventore e il fautore del “gegenpressing”, uno stile di gioco aggressivo basato sulla riconquista rapida del pallone e sull’attacco degli spazi in profondità.
Cresciuto al Mainz, ha poi portato ai vertici d’Europa il Borussia Dortmund, arrivando a giocare la finale di Champions League coi gialloneri. Ha di fatto aperto un ciclo sia lì che a Liverpool, dimostrando attaccamento e idee a medio/lungo termine per ogni club per i quali ha lavorato.
FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Alisson; Alezander-Arnold, Van Dijk, Matip, Robertson; Keita, Fabinho, Thiago Alcantara; Mané, Firmino, Salah. Allenatore: Unai Emery.
La doppia sfida con l’Inter e i precedenti
L’Inter affronterà il Liverpool in casa, nella sfida d’andata, prevista per il 15 Febbraio 2022, e poi ad Anfield Road l’8 Marzo successivo. Gli orari delle due partite sono ancora da definire.
Le due squadre si sono sfidate soltanto quattro volte in partite ufficiali. Un numero esiguo se si pensa a quante volte entrambi i club abbiano affrontato le competizioni calcistiche europee. Inter e Liverpool si sono affrontate per la prima volta nella Coppa Campioni 1964-65, in semifinale: quella coppa fu poi vinta proprio dai nerazzurri in finale contro il Benfica.
In quella occasione l’Inter riuscì a ribaltare, nella gara di ritorno giocata a Milano, un pesante 3-1 subito in Inghilterra nella gara d’andata, vincendo il ritorno per 3-0. L’altra doppia sfida si è invece giocata nella Champions League 2007-2008, quando il Liverpool di Rafa Benitez sconfisse la squadra all’epoca allenata da Mancini sia all’andata che al ritorno degli ottavi di finale.