Calciomercato Lazio. I biancocelesti oltre ad un vice Immobile sono alla ricerca di un terzino sinistro. Nelle ultime ore sono sempre insistenti le voci che portano Luca Pellegrini ad un interessamento forte della Lazio. Il giocatore juventino attualmente gioca in Germania, all’Eintracht Francoforte, prossimo avversario del Napoli in Champions, dove sta trovando molto spazio.
Calciomercato Lazio: i dettagli sull’affare Pellegrini
Attualmente, Pellegrini si trova all’Eintracht in prestito secco. Il giocatore tornerebbe volentieri in Italia a costo di rinunciare al doppio confronto agli ottavi di Champions contro il Napoli. I suoi tre milioni di euro di ingaggio, però, sono troppi per la Lazio che concede questa tipologia di ingaggio solo a pochi giocatori: Milinkovic-Savic e Immobile ad esempio.
Inoltre c’è da aggiungere anche la questione della formula dove Lotito difficilmente accetterebbe un prestito secco. Una minima possibilità ci sarebbe se ci fosse un diritto di riscatto a certe condizioni sia economiche che tecniche.
Calciomercato Lazio: Milinkovic-Savic possibile soluzione
Non è un segreto che la Juventus ha sempre avuto una grande stima per Milinkovic-Savic. Lotito per cedere il giocatore chiede tanti soldi e soprattutto solo soldi. Magari l’interessamento dei biancocelesti per Pellegrini potrebbe far vacillare sulle decisioni del presidente biancoceleste abbassando un po’ le pretese, ma al momento ne dall’una ne dall’altra parte ci sono segnali di apertura.
Calciomercato Lazio: chi è Luca Pellegrini
Pellegrini è cresciuto nel settore giovanile della Roma, ma i primi passi nel professionismo li ha fatti con il Cagliari dove disputò quasi tutte le partite mettendosi anche in mostra.
Di conseguenza la Juve lo acquista per 22 milioni di euro con Spinazzola che fa il percorso verso la capitale. Il giocatore però continua ad andare in prestito questa volta al Genoa dove fece soltanto undici partite. Anche nella Juve ha avuto poco spazio. Per questo motivo è stato ceduto in prestito secco all’Eintracht Francoforte. Con i tedeschi, Pellegrini ha ritrovato quella continuità che aveva un po’ perso.