E’ andata in scena ieri la partita dei play-out del Girone I di Serie D Ragusa-Real Aversa terminata con la vittoria dei padroni di casa per 6-0, che è valsa logicamente la permanenza dei siciliani nella categoria. Partita però falsata dalle condizioni fisiche di moltissimi calciatori campani, che dopo aver cenato in un albergo della città siciliana hanno accusato sintomi forti, che si sono poi rivelati dovuti ad intossicazione alimentare.
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La domenica mattina alcuni di loro dopo aver trascorso una nottata con vomito, diarrea, nausea e febbre, sono dovuti ricorrere al ricovero ospedaliero, mentre altri sono scesi in campo in condizioni pessime di salute per cercare di onorare la maglia, ma era chiaro che a stento si mantenevano in piedi.
Ragusa-Real Aversa: l’accaduto e gli strascichi
Ciò che è accaduto, come affermato dal tecnico dei campani Rosario Campana, non vuole essere in nessun modo un attacco o delle illazioni alla società siciliana, ma si sperava nel buonsenso tanto che nella mattinata di domenica il DS Filosa aveva chiesto alla società del Ragusa di poter rinviare la gara, richiesta prontamente rimandata al mittente e che quindi ha visto disputarsi una partita di fondamentale importanza trasformarsi in una farsa.
L’Aversa si è vista costretta a non avere in panchina nemmeno il portiere visto che Mariano ha trascorso la mattinata in ospedale, dove è stato per ore sotto cura tra flebo ed accertamenti vari, mentre Russo tra i pali non si reggeva in piedi.
All’inizio e cioè tra la notte di sabato e la mattina di domenica erano quattro i calciatori colpiti dal misterioso virus, che poi durante la partita ha iniziato a manifestarsi anche su quelli che erano scesi in campo già sotto l’effetto di medicinali.
Il ritorno a casa è stata un’odissea, i calciatori normanni nel pullman hanno accusato malori sempre più forti tanto da costringere la fermata obbligatoria prima all’ospedale di Lauria e poi a quello di Pontecagnano, riuscendo ad arrivare ad Aversa solo nella tarda mattinata di oggi.
La dura reazione del proprietario Filiberto di Savoia
Il nuovo proprietario della società normanna e cioè Filiberto di Savoia, ha accusato che l’intossicazione che ha colpito i propri calciatori sia dovuto ad un avvelenamento e per questo è andato su tutte le furie, sia per la salute dei calciatori che per la poca sportività mostrata dal Ragusa nel non voler rinviare la gara.
Lo stesso Filiberto ha fatto sapere che ha già provveduto a denunciare l’albergo in cui la squadra era ospitata e chiede con fermezza che la Lega intervenga per far ripetere la gara.
Cosa sarebbe meglio per il bene del calcio
Nessuno sia chiaro intende accusare il Ragusa Calcio, ma è sotto gli occhi di tutti che la partita è stata palesemente falsata dal virus. Per il bene di tutto il calcio italiano ci chiediamo: “Non sarebbe meglio ripeterla?” Noi addetti ai lavori speriamo di sì e che la Lega intervenga in tal senso, perchè un anno di sacrifici di una società non possono essere disintegrati da un qualcosa che con questo sport non c’entra nulla.
Questo il viso palesemente dolorante di uno dei calciatori aversani durante il ricovero nell’ospedale di Ragusa.