Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli. In tecnico di San Vincenzo prende il posto di Rudi Garcia dove gli è stata fatale la sconfitta casalinga contro l’Empoli quasi allo scadere.
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Il livornese ha scavalcato anche Tudor nella corsa alla panchina e ora avrà il compito difficile di risollevare la squadra.
Walter Mazzarri: le cifre del contratto
L’accordo è stato trovato per un contratto fino al termine della stagione con una cifra di un milioni di euro più bonus senza opzioni per il rinnovo.
L’idea di De Laurentiis è quella di avere un traghettatore per poi scegliere un nuovo tecnico in estate con un altro progetto tecnico.
Anche per questo motivo c’è stata la frenata su Tudor che voleva un altro anno di contratto e ADL non se la sentiva di impegnarsi a lungo termine come è accaduto con Gattuso.
Il toscano torna a Napoli dopo dieci anni e avrà il difficile compito di dare delle certezze tattiche ad una squadra che dopo lo scudetto e orfana di Spalletti si è sentita smarrita.
Il suo predecessore ha pagato il fatto di aver dato un taglio troppo presto al passato e di non essere calato al meglio della realtà napoletana.
Walter Mazzarri: la biografia
Mazzarri è nato a San Vincenzo, provincia di Livorno il primo ottobre 1961.
Ai tempi dell’Empoli (quando era calciatore) ha conosciuto la sua attuale moglie con la quale ha avuto il suo unico figlio Gabriele, che oggi ha ventisette anni.
Per garantire la stabilità familiare in passato ha deciso di lasciarla nella città toscana e di fare solo lui il pendolare durante la carriera: questo perchè Walter appartiene ad una generazione dove il lavoro deve stare fuori dagli affari di famiglie.
Walter Mazzarri: carriera
Dopo essere stato secondo di Ulivieri proprio a Napoli, Mazzarri ha iniziato la sua carriera da allenatore nell’Acireale nel 2001 in C2 dove ottiene un ottimo primo posto.
L’anno successivo si è ripetuto alla Pistoiese con un decimo posto in C1.
Quindi compie un altro salto in Serie B a Livorno nella sua amata città dove ottiene un’incredibile promozione in Serie A.
Arrivato in massima serie resta tre anni alla Reggina dove soprattutto al terzo anno ottiene una salvezza partendo da un handicap di undici punti di penalizzazione a causa di Calciopoli.
Nel 2007 va alla Sampdoria dove ci resta due anni e porta i blucerchiati in Europa League.
Poi la definitiva consacrazione: arriva la chiamata del Napoli al posto dell’esonerato Donadoni e il resto è storia: qualificazione in Champions nel 2011, Coppa Italia nel 2012 e un secondo posto l’anno successivo.
La sua carriera d’ora in poi avrà un leggero declino con un esonero all’Inter dopo un anno e mezzo, una salvezza così così al Watford, una buona annata al Torino con esonero alla stagione successiva per poi subire un altro fallimento a Cagliari.
Walter Mazzarri: moduli di gioco
Mazzarri ha come base di partenza la difesa a 3: a Napoli giocava con Maggio e Zuniga sugli esterni a fare tutta la fascia con Gargano e Pazienza a formare una diga in mediana.
L’estro, la velocità, la fantasia e la prolificità del gioco offensivo viene affidata ad Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Adesso i tempi sono cambiati e il tecnico ha ammesso di aver studiato il Napoli di Spalletti e i principi di gioco partiranno proprio da lì per poi fare qualche variazione tattica.
Walter Mazzarri: cosa troverà a Napoli
Il compito di Walter non sarà molto facile, lo scudetto vinto sta diventando un peso per i giocatori che in campo sono spaesati e smarriti.
Alle giocate dei singoli, il tecnico dovrà dare certi automatismi tattici per permettere alla squadra di inanellare una striscia di vittorie e di passare almeno agli ottavi di Champions e arrivare tra le prime quattro in campionato.