In uno degli anticipi della 25a giornata del Girone G di Serie D, la capolista Giugliano è caduta contro la Vis Artena per 2-1, un risultato che potrebbe riaprire clamorosamente il discorso promozione.
Giugliano: una sconfitta amarissima
Dopo una settimana di pausa il Giugliano è tornato in campo contro la Vis Artena in una sfida che sulla carta sembrava agevole per la capolista ed invece si è tramutata in una Waterloo.
Seguita da un foltissimo numero di tifosi, la capolista ha sfoderato una delle più brutte prestazioni di quest’annata uscendo battuta dal match per 2-1.
Un k.o. che fa male al morale e alla classifica subito contro una squadra che non stava di certo attraversando un periodo di grazia, infatti era reduce da molti risultati negativi compresa la sconfitta nel recupero contro il Monterotondo.
La stanchezza doveva quindi essere dalla parte dei laziali, che invece hanno saputo approfittare della precaria brillantezza del Giugliano, il quale dopo un avvio incoraggiante si è spento subendo la quarta sconfitta stagione confermando le difficoltà dell’ultimo periodo nelle gare giocate lontano dal De Cristofaro.
Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Ferraro in trasferta dopo quella di Muravera, ma soprattutto ennesima gara senza uno straccio di idea di gioco.
Spettacolo pessimo
Spettacolo pessimo quello a cui hanno dovuto assistere i tantissimi tifosi giuglianesi che hanno invaso la tribuna ospita del campo della Vis Artena.
Dopo un’occasione avuta ad inizio gara con De Rosa prima e Gladestony poi e un’altra arrivata da azione di calcio d’angolo con il colpo di testa di Rizzo al 33′ il Giugliano ha continuato a giocare su ritmi bassissimi dando così coraggio alla compagine di casa che ha trovato il vantaggio al minuto 42.
Calcio da fermo battuto da Capodaglio e colpo di testa di Carbone respinto corto da Baietti e ribadito in rete ancora di testa dallo stesso Carbone.
Nella ripresa il Giugliano ha trovato il pareggio anche con un pò di fortuna, perchè il nuovo entrato Ceparano trova la rete dopo che la palla è sbattuta sul palo e poi alle spalle dell’incolpevole Manni.
Si poteva pensare ad una grande reazione della capolista che invece non è arrivata, anzi, al 71′ i padroni di casa hanno trovato il nuovo e definitivo vantaggio con Mastropietro su azione d’angolo.
Ferraro senza attenuanti
Il tecnico del Giugliano, Giovanni Ferraro ha commentato al termine della gara la prestazione dei suoi calciatori dichiarando che è un momento che gira male, che la squadra ha creato ma non capitalizzato e che tutte le squadre contro la capolista danno qualcosa in più.
Noi ci chiediamo: “Ma il mister non sa che in ogni campionato le squadre giocano la gara della vita contro la capolista?”.
E non solo, perchè è ormai evidente che il Giugliano è Cerone-dipendente, se il numero 10 non inventa qualcosa di magico la squadra gira su ritmi bassissimi senza mai rendersi veramente pericolosa.
Non si può sempre sperare nella giocata del singolo ne tantomeno si può in ogni gara fare affidamento sulla granitica difesa (oggi inspiegabilmente senza Biasiol).
Il Giugliano non ha idee di gioco, la squadra si basa sulle inventive dei campioni che ha in rosa, ma la manovra è sempre avulsa e poco incisiva.
Ci aspetteremo dal tecnico ogni tanto un mea culpa, perchè la storia del girone difficile non regge, i tifosi sanno bene che altri gironi sono molto più complicati di quello in cui è inserito il Giugliano e probabilmente se la squadra dei Mazzamauro fosse capitata ad esempio nel Girone H la vetta sarebbe solo un’utopia.
Ora bisogna far quadrato e portare in porto la promozione, ma vanno fatte al più presto delle considerazioni sull’attuale tecnico e su come si è agito nel mercato di gennaio, perchè non ce ne voglia Ferrari, ma Abreu in campo dava l’anima.
Mercoledì ci sarà il derby contro l’Afragolese e servirà un Giugliano d’assalto per blindare il primo posto e per gratificare un pubblico sempre presente in ogni circostanza.