Pressione alta: sai cosa mangiare? Le 5 risposte che non immagini

Avere la pressione alta può essere davvero un problema: l’ipertensione causa scompensi ed è pericolosa per la nostra salute.

Per migliorare la nostra condizione, ovviamente oltre a seguire i consigli del medico e seguire una eventuale terapia farmacologica, si possono fare diverse cose. Innanzitutto aumentare l’attività fisica e corporea.

Aumentare l’acqua ingerita. E poi fare maggiore attenzione alla nostra alimentazione.

È generalmente risaputo che i cibi salati ed in genere molto carichi di sodio facciano male, ed è quindi meglio evitarli se soffrite di pressione alta.

Esistono però alcuni cibi che possono anche aiutare l’abbassamento della pressione alta. Ricordiamo che è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico e consultare, nel caso, un nutrizionista.

Scopriamo in quest’articolo qualcosa in più sugli alimenti che possono dare benefici da questo punto di vista.

Pressione alta: quali alimenti aiutano?

L’elemento naturale che contrasta la presenza eccessiva di sodio, che alimenta l’ipertensione, è il potassio. Per questo motivo è importante privilegiare cibi ad alto contenuto di potassio.

Come molti sanno la banana è una delle fonti di potassio più comuni ed utilizzate, anche dagli sportivi. Oltre a questo frutto, anche arance, pesche, albicocche, kiwi, uva, ciliegie e prugne contengono alte dosi di potassio e possono aiutare.

Per andare invece a preparare dei piatti più convenzionalmente associati ai pasti più importanti della giornata si può puntare su altri alimenti ricchi di potassio come lenticchie, patate, branzino e spinaci.

L’aglio è un potentissimo vasodilatatore e può essere molto utile mangiato a crudo anche in caso di crisi di pressione alta. Fanno bene anche le cipolle e il sedano, se ingerito in grosse quantità: almeno quattro grossi gambi al giorno.

Molto, moltissimo può essere fatto riducendo drasticamente il sale dai nostri piatti. Per il condimento il sostituto naturale del sale sono le spezie. Tra queste si può preferire lo zafferano, che contiene molta crocetina, utile nel contrasto dell’ipertensione.

L’altra scelta che si può fare da subito per aiutare il proprio corpo a reagire all’ipertensione è quella di puntare sul pane azzimo o sul pane toscano, anche chiamato sciocco perché appunto privo di sale.

Vanno ovviamente limitati cibi ricchi di grassi e ancor di più i cibi precotti, pronti o surgelati. I dadi da brodo vanno assolutamente banditi: bisogna cucinare con un brodo vegetale fatto in casa privo di sale.

Un aiuto al condimento può essere dato anche dalla frutta secca e dai semi.

Pressione alta: cosa mangiare a colazione?

Per il primo pasto della giornata, valgono i consigli generici che si danno in molte diete ipocaloriche o a basso contenuto glucidico. E quindi è meglio preferire uno yogurt magro oppure del latte scremato se amate questo tipo di prodotti.

È meglio ridurre l’assunzione di caffeina: se potete scegliete un’altra bevanda da associare al primo pasto della giornata. Scegliete bevande di origine vegetale come latte di soia, di avena, di mandorle o di cocco.

Ricordate di non aggiungere zucchero ma di preferire eventualmente dolcificanti naturali come il miele, oppure potete utilizzare stevia, saccarina o eritritolo.

Dal punto di vista del cibo, è consigliabile mangiare cereali integrali oppure pane biscottato integrale. Potete anche associare della frutta fresca di stagione, oppure delle mele e delle banane in ogni momento dell’anno.

Consigliata anche l’assunzione di piccole porzioni di frutta secca come mandorle, noci e nocciole, che possono fare da accompagnamento anche ad una colazione salata caratterizzata da una fetta di pane integrale, di segale o di grano saraceno con ricotta fresca cosparsa di granella di frutta secca, appunto.

Pressione alta, cosa mangiare? Le buone abitudini

Ci sono una serie di buone abitudini che possono aiutare a mantenere il livello della pressione alta entro limiti accettabili.

Le prime due riguardano direttamente il sale: togliere la saliera da tavola e non salare l’acqua della pasta o del riso sono due primi passi fondamentali.

Tornare ai fornelli e prepararsi da soli i propri piatti vi aiuterà a mantenere il controllo dei condimenti e a scegliere quelli che ritenete più gustosi e adatti al vostro palato.

Che, col passare del tempo, vi ringrazierà: tornerete ad assaporare il gusto genuino dei cibi e ad apprezzare sapori che non avete mai scoperto del tutto. O a scoprire che il sapore di ciò che amate non è poi così gustoso e…ad evitarlo.