Il wasabi è uno dei condimenti maggiormente riconducibili della cucina giapponese, da qualche anno molto presente, anche con qualche rivisitazione, nel nostro paese.
Anche perchi non lo conosce e non ne apprezza il sapore, la famosa “sostanza verde” è nota per contrastare il sapore delicato della gran parte delle pietanze della cucina nipponica, che spesso viene identificata con svariati tipi di pesce (come sushi e sashimi), visto che il wasabi è solitamente molto forte e tende a “bruciare” in maniera molto simile ad un peperoncino.
Cos’è il Wasabi
In sostanza si tratta dell’estratto dal fusto di una pianta non troppo dissimile dal “nostro” ravanello, denominata Eutrema japonicum. Il nome stesso denota l’orgine dell’arcipelago nipponico.
In occidente ma anche in “patria” spesso viene utilizzato assieme alla salsa di soia per essere accompagnato dal pesce, anche se i puristi lo usano grattuggiato o “spalmato” sul cibo stesso.
Le foglie invece sono utilizzate per l’insaporimento di altre pietanze.
La grande diffusione della cucina giapponese, che da alcuni anni è presente anche nel nostro paese ha portato il wasabi anche se in quasi tutti i casi questo è definibile come “finto wasabi”, ricavato sostanzialmente dal rafano, al quale viene solitamente apportato un colorante. Quasi la totalità dei ristoranti a tema nipponico utilizza questa versione che non contiene quindi wasabi vero e proprio, anche nell’arcipelago, dove viene solitamente denominato western wasabi, ossia wasabi occidentale.
Quanto costa?
il “vero wasabi” in realtà è molto più complicato da ricavare dalla pianta ed ha un gusto molto differente, sempre piccante ma con un fondo parecchio più delicato e che tende a “smuovere” meno il palato rispetto a quello “commerciale”. La motivazione per la quale viene scelto quello “finto” in gran parte dei ristoranti è puramente economica: un chilo di puro wasabi può arrivare a costare oltre 250 euro proprio perchè è difficile ricavarlo dal fusto.
Prima dell’epoca Edo (dal 1600 fino alla seconda metà del 1800) il Wasabi veniva utilizzato sopratutto per la conservazione dei cibi.