Un Giugliano irriconoscibile è caduto ad Andria contro la Fidelis per 2-0, un risultato che non fa una piega per quanto visto in campo.

Giugliano: tutti sotto tono

Il Giugliano di mister Di Napoli non è sembrato quello ammirato nelle ultime settimane meritando senza ombra di dubbio la sconfitta di oggi.

Una squadra che in 95 minuti di gioco non ha mai tirato in porta e che è sempre arrivata in ritardo sulle seconde palle non poteva che uscir sconfitta dalla trasferta pugliese.

Purtroppo le lezioni dei match contro le formazioni di bassa classifica (vedi Messina) non sono servite ai tigrotti, che oggi in campo hanno mostrato il peggio di loro stessi.

Un centrocampo che non ha saputo ne fare filtro ne accompagnare la manovra d’attacco con De Rosa e Gladestony lontanissimi dalla forma migliore (serve assolutamente un ricambio in questa zona del campo a gennaio) e un attacco molto sterile che ha sentito oltre il dovuto l’assenza di Piovaccari, hanno fatto in modo che la Fidelis affamata di punti avesse la meglio.

Di Napoli ha schierato i suoi con il 3-5-2, dove Oyewale è apparso lontano dalla forma migliore, Rondinella praticamente inesistente sulla destra e il trio di centrocampo come dettosi è lasciato sovrastare da quello pugliese.

L’Andria ha sfiorato subito la rete con Persichini al 6′, ma la sua girata volante è uscita centrale e Sassi è stato reattivo nel respingere.

Il vantaggio dei padroni di casa è però solo stato rimandato, infatti al 14′ il belga Don Bolsius appena da dentro l’area ha lasciato partire un tiro forte e preciso sul primo palo che l’estremo difensore dei tigrotti ha solo potuto ammirare.

Dopo una serie di cartellini gialli per i giuglianesi apparsi alquanto nervosi, al 40′ l’Andria ha sfiorato il raddoppio ancora con Don Bolsius, ma il suo tiro da buona posizione è terminato di poco a lato.

Non sono serviti i cambi

Ad inizio ripresa Di Napoli ha cercato di suonare la sveglia per il Giugliano cambiano ben tre calciatori e anche modulo passando al 4-3-1-2, ma nemmeno questa mossa è servita a svegliare i tigrotti.

Impalpabile la prova di Rizzo e brava la Fidelis ad addormentare i ritmi della gara. Tantissimi i passaggi anche elementari sbagliati da De Rosa e Gladestony, mentre si è salvato il solo Ceparano entrato per Felippe.

La partita è volata via senza alcun sussulto tranne quello avvenuto al 94′ che ha portato al rigore per i padroni di casa che hanno realizzato con il nuovo entrato Tulli.

Una sconfitta per il Giugliano che ci sta tutta e che andrà analizzata dal tecnico, perchè quando cala l’intensità la squadra diventa vulnerabile e mercoledì è attesa dalla trasferta contro la capolista Catanzaro.

Sia chiaro che nessun processo vuole essere fatto ad una squadra che fino ad ora ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti, ma una partita del genere soprattutto dopo le vittorie contro Avellino e Monopoli nessuno poteva immaginarla.