Il talentino classe 2004 Alfonso Orefice è tornato in Campania dopo l’esperienza ad Olbia nella seconda parte della scorsa stagione. Il difensore centrale dall’ottima prestanza fisica è pronto ad una stagione da protagonista.
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Alfonso Orefice: l’Aurora Alto Casertano lo ha voluto fortemente
Nonostante la giovanissima età Alfonso Orefice ha già alle spalle un ottimo curriculum. Ha vinto da protagonista il campionato Juniores con il Sorrento, squadra con la quale ha esordito anche in Serie D. Altre esperienze con Cavese, Casertana, Afragolese, Juve Stabia e Real Aversa.
Dopo l’esperienza di Olbia che lo ha formato anche sotto il profilo caratteriale stando lontano da casa, ha avuto moltissime richieste da squadre di Serie D, ma l’Aurora Alto Casertano, squadra che quest’anno disputerà il campionato di Eccellenza con ambizioni di promozione, lo ha voluto fortemente ed il talento napoletano ha scelto questo progetto sapendo di poter dare un grandissimo contributo alla causa.
Questo può e deve essere l’anno della consacrazione per Orefice, che dovrà confrontarsi con attaccanti giovani ed esperti e sicuramente farà valere le sue doti per poi spiccare il volo nei palcoscenici che merita.
Va premiata l’umiltà di un ragazzo che ha deciso di scendere di categoria pur di sposare un progetto serio e dove sa di giocarsi una grandissima opportunità per la sua carriera.
Il comunicato
Questo il comunicato del club: “Alfonso Orefice Difensore centrale 2004, passa a titolo definitivo dall’Olbia all’ ambizioso club Aurora Alto Casertano per vivere una stagione da protagonista. Orefice e’ cresciuto calcisticamente nei principali vivai della Campania quali Cavese e Casertana. Poi il passaggio in serie C all’Olbia aggregato in Primavera 3. Ora per Alfonso è tempo di confrontarsi con i grandi.
In bocca al lupo, crediamo nelle tue qualità!”
La nostra redazione ha cercato di avere qualche dichiarazione dal calciatore, ma con estrema gentilezza ha rifiutato dicendo che preferisce non parlare perchè troppo concentrato su questa nuova avventura. Giovani così, che non si montano la testa è sempre più difficile trovarli nel calcio moderno.