Il problema delle tasse è indiscutibilmente uno dei più chiacchierati ma anche uno dei più importanti in senso assoluto, indifferentemente dal paese: si tratta infatti di una comune forma di strumento che risulta indispensabile per finanziare gran parte delle manovre ed imprese dello stato.
L’Italia a cadenza quasi regolare sviluppa quella che viene chiamata rottamazione delle cartelle esattoria, anche se non tutte sono “annullate”.
Rottamazione cartelle esattoriali: questo il piano completo
Lo “stralcio” principale vede l’annullamento delle cartelle esattoriali ancora attive fino al 2015, se non superano l’importo totale di 1000 euro.
Esistono però alcune agevolazioni per quelle presentate successivamente o superiori ai 1000 euro che sono affidate all’agente di riscossione.
In tal si potrà accedere al pagamento a rate in cinque anni complessivi senza sanzioni e interessi, con la possibilità di rateizzazione in cinque anni.
Anche altre tipologie di pagamenti non pagati dal 2000 al 2015, come le multe o bollo auto non pagati e compresi nel limite di 1.000 euro, saranno tutte annullate da parte dello stato, in un testo che dovrà essere comunque ratificato ed essere approvato da Camera e Senato.
Ricordiamo che per le cartelle esattoriali in scadenza al 30 giugno 2022 potranno essere rateizzate fino ad massimo di 18 mesi. Prima e seconda rata saranno pari al 10% dell’importo dovuto e avranno come scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le altre tutte di pari importo verranno pagate nel 2024.
Non è da escludere anche una nuova sanatoria fiscale che potrebbe fungere da “salvagente” per il mezzo milione di contribuenti che non sono stati in grado di saldare le proprie tasse entro la scadenza naturale.
La sanzione per chi ha dichiarato ma non pagato i propri redditi sarà del 3% in cinque anni, mentre per coloro che non hanno dichiarato il reddito la sanzione salirà al 5% con pagamento in due anni.